I coristi della Corale Quadriclavio
Giugno 1997. Una sera mi invitano ad un concerto di un coro che eseguirà brani dalla Passione secondo S. Giovanni e secondo S. Matteo di Bach. Non è da molto che anch’io canto in una corale polifonica e sentire la “concorrenza” mi è di stimolo. Seduta in fondo alla chiesa, assisto all’ingresso dei coristi. Cribbio quanti sono!!! Almeno una sessantina se non di più! Poi iniziano a cantare e… che dire, mi sento come folgorata sulla via di Damasco (Strada Maggiore per la verità). Una cosa fantastica, fantastica, fantastica. Anch’io voglio fare quelle cose lì. Posso? Nel retro del programma leggo che la Corale Quadriclavio cerca cantori. Non importa saper leggere la musica perchè si studia con cassette registrate. Io quasi quasi ci provo. Settembre 1997. Ho paurissima. Ho l’audizione con Francesco il direttore. Mezz’ora di scale e vocalizzi e poi il verdetto: PROMOSSA!! Uau, un sogno si avvera. Dopo dieci anni di “clausura” da figli piccoli, una fulgida carriera di corista mi si sta prospettando. Quadriclavio, preparati che arrivo! Novembre 1997. Il mio sogno sta svanendo. Grossissimi problemi alla voce mi costringono a smettere di cantare. Ottobre 1998. Al diavolo, ora mi sento bene. Sia quel che sia, io ci riprovo. Nel frattempo Francesco ha ceduto la direzione a Lorenzo. Il rigore di un’accademia militare sostituito dal clima di un bar da villaggio turistico in perenne happy hour. L’impatto così diverso mi lascia un po’ perplessa, ma non mi ci vuol molto per imparare ad apprezzarlo, come tutti gli altri coristi. E’ un direttore eccezionale ma anche una tale sagoma! Però qui urge un freno a quest’ orgia libertaria ecco perché da oggi, io sarò LA SEGRETARIA! |
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Novembre 2003