La Coral Sant Esteve a Bologna, 16 e 17 ottobre
2010
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Sabato, 16 ottobre 2010
gli amici della Coral Sant Esteve sono alloggiati all'Hotel Palace di via Montegrappa, dove li incontriamo alle 10 di mattina. Abbracci con le vecchie conoscenze (Josep Maria, Baldo, Nuria, Querelt, ecc.). Il tempo è arcigno e la temperatura tende allo sgradevole, ma l'atmosfera è festosa e partiamo per la nostra passeggiata turistica per Bologna.
Iniziamo la visita dalla basilica di San Francesco e dal torresotto di Porta Nuova. Rita Barbieri fa da guida e spiega, in un italiano talmente chiaro da non necessitare di traduzione, la storia e la geografia della nostra città. Mentre raggiungiamo palazzo D'Accursio l'aria si riscalda dolcemente e un timido sole cambia il colore della scena, in modo da distinguere bene il rosso dell'argilla cotta e il grigio giallastro dell'arenaria, messi in evidenza dalle parole di Vanna Minguzzi.
Risolini maliziosi sotto il Nettuno, tentativi di comunicare sotto voce tra un angolo e l'altro del voltone, poi puntiamo su via Clavature (evitiamo l'interno di San Petronio per non dover subire perquisizioni e sequestri di zaini...). In Santa Maria della Vita rimaniamo in silenziosa contemplazione dello splendido gruppo scultoreo di Niccolò dell'Arca. Qui a Eduard, il direttore della Coral, viene l'idea di eseguire a cappella un canto sacro. Dopo un'intensa trattativa con il custode della chiesa (Giovanna Babina si occupa della mediazione, citando - in un coraggioso bluff - referenze altisonanti), riusciamo ad ottenere il permesso e i ragazzi di Catalogna ci regalano un suggestivo momento di musica in questa esclusiva location.
Il tempo, a dispetto delle previsioni meteo, è ormai decisamente tiepido e sorridente e arriviamo così alla visita a Santo Stefano. A mezzogiorno e mezzo ci salutiamo dandoci appuntamento per il concerto della sera.
La Coral Sant Esteve
Il concerto si tiene nella sala teatro della chiesa di Santa Maria Madre della Chiesa, alla confluenza tra via Porrettana e via Sturzo. Purtroppo adesso piove veramente ed è buio, e dobbiamo ricorrere alla nostra organizzazione di protezione civile interna per convogliare il pubblico nella giusta direzione. Ma alla fine, nonostante le avverse condizioni climatiche, il teatro è sufficientemente pieno.
Alle 21.15 sale sul palco Antonio Scognamiglio, vestito da presentatore, e introduce brevemente gli ospiti, mettendo in luce lo straordinario curriculum del direttore, Eduard Vila i Perarnau, nonostante i suoi verdi ventisei anni. Quindi entrano i bassi della Coral ed inizia, in modo coreografico, il concerto.
Applausi scroscianti ed entusiasmo del pubblico, soprattutto dopo la toccante esecuzione del Signore delle cime, in perfetto italiano, e dei brani armonizzati o composti da Eduard Vila. Alla fine richiesta perentoria di un bis. Loro ripetono, con gradimento del pubblico, Signore delle cime. Poi ci fanno una sorpresa. In onore della nostra regione, hanno armonizzato, in modo decisamente raffinato e virtuosistico, Romagna mia. Dopo la prima strofa, Eduard si gira verso la platea e dirige tutto il teatro, per cui il coro diventa quasi un coro da stadio, creando un sorridente abbraccio musicale tra il pubblico italiano e i cantori iberici.
Eduard Vila i Perarnau
Antonio Scognamiglio risale sul palco per i ringraziamenti ed invita il Maestro Lorenzo Bizzarri a consegnare ad Eduard Vila il regalo della Corale Quadriclavio agli amici catalani: l'esclusivo calendario 2011 realizzato da Daniela Malverdi con i "ritratti" artistici dei nostri coristi elaborati dal fantasmagorico Francesco Settanni. Da parte loro, i ragazzi di Sante Esteve ci regalano una bottiglia magnum del loro straordinario spumante rosé, leader mondiale nella sua categoria ed orgoglio e vanto del paese di Sant Esteve, con sopra le firme di tutti i loro coristi.
La serata si conclude in allegria alla Pizzeria dei Ragazzi, di fronte alla chiesa.
Domani, domenica, tutti a, pranzo in una famosa trattoria di Sasso Marconi, per un menu tipico bolognese.
Un ringraziamento particolare alla nostra logistic manager, Sonia Paiano, che è stata una straordinaria coordinatrice, nonostante le varie difficoltà e gli imprevisti, e a Isabella Morselli che ha così fattivamente collaborato all'organizzazione dell'evento.
E un affettuoso ciao agli amici di Sant Esteve ed al loro direttore.